E’ l’era del marketing relazionale e conversazionale basato sulla capacità di ascolto e sull’autenticità.

Perché abbiamo due orecchie e una sola bocca?
Probabilmente perché, per la sopravvivenza, ascoltare è decisamente più vitale di parlare.

Il web: le nostre orecchie del terzo millennio.

Web Marketing

Il web… questo sconosciuto

… universalmente noto ma in realtà ancora tutto da esplorare proprio come alcuni continenti qualche secolo fa.

Anche nei mercati tecnici B2B, per fortuna, ormai nessuno afferma più che Internet non serve e non servirà mai a nulla.

Siamo tutti consapevoli che Google, il motore di ricerca per eccellenza (diciamo Google come diciamo Jeep per fuoristrada o Clackson per avvisatore acustico)  è la nostra prima fonte di informazione quando entriamo in contatto con una società sia essa indifferentemente potenziale cliente o fornitore.
Tutti, se abbiamo sottomano (cosa sicuramente vera) un pc/tablet/ cellulare, andiamo immediatamente a sbirciare su Google con chi stiamo parlando….
Alzi la mano chi non lo fa!

Google ormai è il nostro rumor, vogliamo sapere cosa pensa e cosa dice come il barbiere di Figaro (P.A. Caron de Beaumarchais) o di una commedia del Goldoni (1707-1793).
Perché Google ha inventato qualcosa di davvero nuovo che ha ribaltato i nostri schemi facendoli diventare rapidamente vecchi.

Una pagina bianca come il marmo dove siamo noi a scrivere, e non c’è nient’altro, e sulla quale apparirà solo quello che cerchiamo davvero.

Senza caroselli e spot che interrompono e fanno venire i nervi.
Anche se, a onor del vero purtroppo, tutto il web (ma non Google per fortuna) è ormai popolato di milioni, di miliardi di annunci che entrano all’improvviso da tutte le parti… che coprono, ostruiscono, si sovrappongono all’infinito e anche se clicchi per chiuderli non succede nulla e ti obbligano a subire.
La storia si sta ripetendo ed è ancora ancora più fastidiosa perché speravamo che qualcuno l’avesse capita….

Seo e Sem, due cuginetti di cui uno veloce e l’altro lento

Non ci dilunghiamo qui, dandola un pochino per scontata, sull’importanza sia delle campagne Google AdWords (denominate SEM ossia “search engine marketing”), il più veloce ed efficace “venditore” da piazzare sul mercato, sia sul posizionamento organico (SEO “search engine optimization”), per entrambi è possibile approfondire cliccando.

SEM, il veloce
Le campagne pay x click, ossia AdWords o altrimenti dette, appunto, SEM, sono il più efficace e rapido strumento per far affluire clienti potenziali verso un business, quale esso sia indifferentemente nel B2C e nel B2B. L’immediatezza della loro possibilità di azione le rende un acceleratore insostituibile in ogni strategia. Ma è necessario tenere sempre giù il piede! Se si alza il piede dal gas succede esattamente quello che accade con le auto!

SEO, il riflessivo
Il posizionamento organico SEO, dei due, è il cugino lento e riflessivo. Ci mette molto ma quando arriva a destinazione rimane più a lungo.
Nel SEO il gas non è dato dal budget ma dal comportamento dei competitor: è un tiro alla fune.