Oltre il marketing… la nuova frontiera indicata da Philip Kotler

horizon

 

“Ripensare il capitalismo” è il titolo della nuova opera di Philip Kotler (Hoepli 2016) da un paio di mesi presentata in Italia e ora disponibile anche in libreria.

Philip Kotler, che tutti conosciamo come indiscusso “guru” mondiale del marketing, possiede anche una solidissima e prestigiosa (ci mancherebbe) formazione da economista e, come sempre, sa andare ben oltre gli schemi precostituiti delineando nuovi scenari e suggerendo innovative e concrete linee di azione.

“Ripensare il capitalismo” è una completa e dettagliata riflessione sui limiti del capitalismo, alla luce del terzo millennio, che ne elenca i limiti indicando, al contempo come sempre nello stile dell’autore, pragmatiche soluzioni.

L’autore fissa i “14 difetti del capitalismo” che riassumo brevemente sintetizzando il testo:

  1. propone poco o nulla per risolvere il problema della povertà
  2. tende a far aumentare le disparità…
  3. non garantisce un reddito dignitoso a miliardi di persone
  4. rischia di non per garantire lavoro di fronte alla crescente automazione
  5. non impone alle aziende di coprire completamente i costi
  6. sfrutta eccessivamente le risorse naturali
  7. crea instabilità nell’economia
  8. dà priorità all’individualismo a spese dell comunità
  9. incoraggia l’indebitamento dei consumatori
  10. permette alla classe politica e alle aziende di collaborare per contrastare gli interessi dei cittadini
  11. favorisce profitti a breve termine rispetto a pianificazioni lungimiranti
  12. dovrebbe prevedere normative più etiche
  13. si concentra eccessivamente sul PIL
  14. dovrebbe inserire i valori sociali e la felicità nella visione di mercato.

Mi sono permesso di riassumere (e in qualche punto di reinterpretare per brevità) i 14 peccati capitali, l’ultimo punto è, a mio modesto parere, quello più toccante proprio in ottica marketing:

la felicità è un asset intangibile ma strategicamente determinante.

Prosegue infatti Kotler….” La cultura aziendale deve attribuire grande valore alla fiducia, all’autenticità, alla premura, alla trasparenza, all’integrità, all’apprendimento e alla responsabilizzazione.”

Non voglio andare troppo oltre, preferirei lasciare a ciascuno le proprie riflessioni. Mi fa piacere citare un brevissimo passaggio dello speech che Roberto Bottacini, fondatore di Pneumax, multinazionale totalmente Made in Italy, non ha potuto leggere al 40esimo della propria azienda essendo mancato improvvisamente “ …..consideriamo questa la vera missione di noi imprenditori: portare benessere, tranquillità e fiducia nel futuro per tutti”.

C’è molto da riflettere e anche tutto il marketing è da reinventare.