L’era del nuovo marketing umanistico

Philip Kotler è stato in Italia nel mese di maggio 2015 con il PKMF (Philip Kotler Marketing Forum) ad illustrare dal vivo i concetti del marketing umanistico già espressi in “Marketing 3.0 dal prodotto, al cliente, all’anima” Ed. Gruppo 24 Ore, 2010, di cui avevamo già parlato anni fa all’uscita del testo in Italia.

Ogni opera del celebre guru del mktg è già di per sé un evento, nel concetto di mktg “terza fase” o 3.0 come lui stesso lo ha battezzato, è però insito un nuovo concetto di eticità che suona come un richiamo ai valori fondamentali dell’essere umano, oggi ancora più urgente di cinque anni fa quando fu concepito il volume.

 

Nuovo marketing umanistico

 

Il 3.0 è l’evoluzione del mktg strategico nell’era della condivisione, dell’ascolto, della comprensione e, naturalmente, dei Social, il nuovo grande  “fiume” del dialogo che unisce le persone e disinnesca la mediazione storicamente attuata dai media.

Kotler indica alle imprese la strada maestra della trasformazione, del rinnovamento e dell’attenzione ai problemi sociali già delineata in “Marketing e responsabilità sociale d’impresa” ed. Il Sole 24 Ore, 2008.
I consumatori, oggi, sono estremamente attenti alle problematiche sociali e lo saranno sempre di più domani, per avere successo sarà indispensabile offrire loro ciò che chiedono e non quello che alle imprese farebbe comodo smerciare.

Per Kotler, ormai, le storiche 4P di J. McCarthy sono superate dalle “3i” :

integrità,
identità,
immagine

che determinano

posizionamento e
differenziazione di una marca.

Kotler Afferma infatti che “Il triangolo deve essere in sintonia con l’essere umano nella sua unitarietà di mente, cuore e spirito”. Ad alcuni potrà sembrare un eccesso poetico e poco realistico da perseguire, ma il marketing conversazionale introdotto dai Social, la possibilità di scambiare opinioni su una marca o su un prodotto (pensiamo a Trip Advisor…) decreteranno sempre più vittorie e sconfitte ben oltre l’efficacia di un nuovo spot o di una affermazione autoreferenziale.

E’ urgente reinventarsi e quindi reinventare il marketing tornando a focalizzarsi su quello che abbiamo forse dimenticato negli anni delle follie della famigerata “finanza creativa” e delle “leve lunghe”.

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