Una favola di Esopo
LA VOLPE E LA FAME

Una mattina di un inverno particolarmente freddo e povero di cibo, una volpe si ritrovò, come ormai succedeva da parecchi giorni, a cercare qualsiasi cosa da mettere sotto i denti e a non trovare niente. Le restavano davvero poche energie e si rese conto che, per non morir di fame, necessitava una decisione importante.

Pensò che se avesse mosso solo metà del suo corpo per cacciare, avrebbe fatto metà della fatica; quindi, provò a scovare i topolini usando solamente le zampe davanti, ma si rese subito conto di assomigliare ad un goffo serpente. Provò a muovere solo quelle dietro, ma si ritrovò immediatamente col naso nella neve.

Dunque capì che la sua idea non era stata saggia. Oramai allo stremo, decise di fare un ultimo tentativo, ponderare, in modo più riflessivo i suoi attacchi, senza fare balzi a vuoto, partendo solo quando era sicura di vincere, senza fare scatti inutili, cioè risparmiando in un modo che non la danneggiava, anzi, era una strategia che mirava ancor di più alla preda.

Capito questo non fu difficile addormentarsi con la pancia piena.